giovedì 5 dicembre 2013

?

Oggi il mio Freud ha definito questo <..un momento importante e delicato di una giovane donna che si affaccia alla vita, in cui tutto è un punto interrogativo>. Mmmm.. Non ci sa fare molto con le parole. Ma forse è meglio così, a me piacciono fin troppo le parole, subisco il loro fascino. Mi attraggono e mi conquistano, non è quasi mai un bene.
Oggi il mio Freud ha perfino sbagliato un congiuntivo e più tardi ha candidamente ammesso di non essere molto ferrato su Jung. Ho delicatamente evitato di fargli notare il mio disappunto. Anche perché oggi sembrava che tutto quello che dicessi fosse così interessante per lui! Mi ha fatto sentire come quando alle elementari la maestra mi metteva ottimo al tema. Un banale e mal scritto temino da scuola elementare, in un corsivo incerto, con qualche segno di biro rossa a correggere la punteggiatura.. eppure meritava un ottimo! Una cosa che succede solo alle elementari e che non ci sembra assurdo perché quando accade facciamo le elementari, appunto. Capitava di festeggiare per giorni per un ottimo alle elementari e magari ci si guadagnava anche qualche regalo. La sensazione è stata quella, regali a parte.

Sono andata a casa dei miei in autobus. E' da ieri che prendo l'autobus e non succedeva da tanto. Forse è per questo che mi è piaciuto. Una cosa che non capirò mai dell'inverno è come possa esserci il sole e quel bel cielo azzurro sopra di noi e contemporaneamente fare tanto freddo quaggiù. Cioè, non è che non lo capisco.. lo so che dipende dall'asse terrestre e da come è inclinato rispetto al Sole e bla bla bla.. però.. riesce comunque a stupirmi. Esistono e succedono cose che ci lasciano senza parole e anche se cerchiamo di spiegarle e magari riusciamo perfino a capirle, continuano a stupirci. Un po' come prendere ottimo per un temino insignificante.

Nessun commento:

Posta un commento