Quei cerchietti d’oro
che cingono gli anulari delle persone che si amano.
Io ne ho comprato
uno a luglio. C’è un motivo se le persone si sposano d’estate.
Quei cerchietti d’oro
che si chiudono intorno agli anulari degli amanti.
Pesano poco se pensi
che siano solo un anello.
Io ne ho ricevuto
uno a luglio. D’estate con caldo e le dita che si gonfiano stanno quasi stretti.
Poi viene il fresco, poi vai al Nord. Allora sembra un po’ che te li perdi, hai
paura che te li perdi.
Se fosse bello
stretto intorno all’anulare non lo sentiresti più, non si muoverebbe di un
millimetro. Non avresti paura di perderlo. Invece quel cerchietto d’oro sta lì
per un motivo. Si vuole far sentire. Per ricordarti che non sei più da sola. Ma sei ancora libera. E ti puoi allontanare. Non
stringe. Puoi muoverti come vuoi. Non sarai più sola. Non importa dove vai. Hai
la responsabilità di non essere più da sola. E sarà per sempre perché tu sentirai
per sempre quel cerchietto d’oro intorno al tuo anulare sinistro. Anche se un
giorno non lo metterai più. O lo perderai.
È come quegli arti che vengono
amputati ma le persone li sentono ancora.
Sposarsi è non
essere mai più soli e al contempo sentirsi dei mutilati.
C’è questa coppia di
ottantenni. Lei ha avuto il cancro. Non sta morendo ma è in ospedale. Ha una
vertebra compressa che fa male, probabilmente è una metastasi ma potrebbe anche
essere per l’osteoporosi. Ha ottantadue anni e prima o poi dovrà morire di
qualcosa. Comunque non sta morendo, sta benone anzi. Ma deve farsi qualche
giorno di ospedale e una biopsia ossea. Non morirà per questo.
Ma lui. Se voi
vedeste lui. Mi dice che lei ultimamente dimentica le cose. Mentre lo dice so
che sta sperando che io abbia nella tasca un elisir che aiuti la moglie a ricordare. Mi frugo nel camice
ma niente. Vorrei proprio avercelo quell’elisir.
Come la guarda. Io non so come
potrei farvelo capire meglio. Potrei provare a descrivere come la guarda ma non
riuscire a farvelo capire. Dovreste vederlo. Ogni volta che la saluta e torna a
casa io non so come potrei descriverlo meglio se non come una mutilazione.
Gli amputano un arto
ogni volta che la lascia lì.