mercoledì 27 maggio 2015

Traiettorie e impatti

Ci sono circa dodicimila asteroidi che puntano verso la Terra. 
Ma fortunatamente solo cinquecento sono davvero pericolosi.
E qualcuno sta qui a controllarli tutto il tempo. Li osservano e tracciano il loro percorso. Fanno calcoli per capire se stanno diventando più pericolosi oppure se stanno cambiando rotta per andare altrove. C'è un sacco di altrove nel resto della galassia. E c'è un sacco di altrove anche qui sulla Terra. C'è un sacco di altrove in cui ognuno di noi vorrebbe stare proprio in questo momento. 

I controllori degli asteroidi sono anche detti meccanici celesti e nel tempo libero fanno yoga, così da riuscire a mantenere una certa calma nel caso dovessero scoprire che uno dei cinquecento grandi e minacciosi asteroidi che stanno osservando ha deciso di puntare ostinatamente verso il nostro pianeta. La bella notizia è che le probabilità che un asteroide grande e cattivo ci colpisca è quasi nulla. Al massimo ci può cadere in testa un asteroide grande quanto un melone che ci ammacca la macchina facendola così valere una fortuna. E' un fatto vero. E un'altra cosa vera è che esistono i cacciatori di asteroidi che nella vita li seguono, vedono dove sono caduti formando crateri e infine ne recuperano i pezzi. Poi li vendono! Ogni giorno asteroidi di tutte le fogge e dimensioni vengono piazzati su ebay a prezzi esagerati. Ci sono cinquecento asteroidi che minacciano la Terra e qualcuno spera che l'impatto avvenga davvero, possibilmente nei pressi di casa sua. 

Gli asteroidi minacciano costantemente la Terra ma la cosa che mi preoccupa di più in questo momento è che io non so terminare i discorsi. Chi se ne frega di quelle enormi masse solide che se ne stanno per i fatti loro ad orbitare ad anni luce da me. Io non so come finire un discorso in maniera accattivante! Questa è una cosa a cui vale la pena pensare! Basterebbe dire <Non vedo l'ora, ciao!> Invece dico <Pulisci il bagno!> nemmeno fossi una zia settantenne maniaca della pulizia. E lo dico con lo stesso sorriso carino e facendo ciao ciao con la manina. Non vorrei mai essere offensiva e in quel momento sono davvero molto felice, ma allora perché dico una cosa tanto stupida? <Pulisci il bagno!> !!! Non ho imparato niente da tutti i libri che ho letto e dai film che ho visto? Basta poco per avere un minimo di attrattiva. Basta non parlare delle pulizie del gabinetto prima di salutarsi. Il finale è quello che rimane più impresso. Vale per tutto: cinema, teatro, romanzi, storie d'amore, telefonate. E' così che si sono estinti i dinosauri? Uno ha detto all'altro <Pulisci il bagno!> invece di dire <Come sono felice di venire a trovarti> e un asteroide pensando <Dio che specie stupida, quasi quasi gli casco in testa> ne ha provocato l'estinzione? Che poi lo so che non c'è affatto bisogno di dire <Pulisci il bagno!> per trovare il bagno pulito. Probabilmente lo dico perché parlando di qualcosa di tangibile ho l'impressione che davvero sto per andare lì e che userò quel cavolo di bagno. Però. Se un asteroide fosse davvero in procinto di impattare sulla Terra non credo che prima manderebbe un messaggio in cui dice <Evacuate Manhattan!>. Sarebbe solo molto eccitato. L'evacuazione è un affare che lascerebbe ai controllori degli asteroidi, che sanno il fatto loro. Dovrei prendere lezioni di comunicazione da un asteroide. Il corso si chiamerebbe: "Dal primo contatto all'approfondimento: impara cosa non dire e lascia il segno"

Gli asteroidi non sono altro che pezzi di materia che non sono riusciti ad essere inglobati all'interno di qualche pianeta in formazione. Sono dei reietti solitari che cercano il loro posto nel mondo, soltanto che, a differenza nostra, sanno benissimo cosa non dire.

venerdì 8 maggio 2015

Non so niente di filosofia, ancor meno di mangimi usati in avicoltura

Sono una persona intelligente e insicura. 
Una cosa che non meraviglierebbe affatto Bertrand Russell. Un uomo che afferma che "la causa fondamentale dei problemi è che nel mondo moderno gli stupidi sono sicuri di sé mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi" mi pare decisamente sicuro di sé. Non c'è insicurezza in una frase del genere. Non ha detto "la maggior parte degli stupidi e degli intelligenti" e nemmeno "la causa dei problemi potrebbe essere.." ha generalizzato con certezza, includendo nell'affermazione tutti gli stupidi e gli intelligenti. Mi piace pensare che un filosofo, matematico, scrittore e premio nobel sia una persona intelligente. Mi sento presa in giro se poi si mostra sicuro di sé contraddicendo la sua stessa asserzione. Magari lui si riteneva un'eccezione, un intelligente sicuro si sé. O forse era pieno di dubbi ma non poteva permettersi di darlo a vedere. Sia chiaro, a me uno così sta comunque simpatico. Ha inventato la metafora del pollo induttivista ed egli stesso appare come un'antinomia! 
In ogni caso, però, continuo a pensare che avrebbe dovuto aggiungere un "a volte" da qualche parte, in quella frase.  
E devo aggiungerlo anche io.

Sono una persona intelligente e a volte insicura. 
A volte è fondamentale. Gli avverbi sono spesso fondamentali. Perché cambiano tutto. E io non sono insicura sempre ma solo a volte. E quelle volte sono momenti di blackout della ragione che mi fanno sentire una vera stupida sicura del suo essere stupida. Per fortuna accade solo in certe occasioni. Nei momenti di sovraccarico emotivo. Quando torna, la luce è un faro che illumina la mia capacità di rovinare tutto. Una capacità che non ha niente di intelligente. 

Sento che ci sono molte altre cose da dire. Ma poco è chiaro e molto è confuso. Una confusione emotiva difficile da decifrare. Nel blackout l'irrazionalità la fa da padrone. Io ho quattro anni, ho paura e fa male. Penso di non poter sopportare un'altra volta di avere quei quattro anni. Ma quando torna la luce sono invece sicura di potercela fare. Perché sono forte e coraggiosa e non ho nulla da temere. Non sono un pollo. E nemmeno un filosofo che inventa una metafora su un pollo (che a pensarci fa proprio ridere. Un pollo che elabora teorie induttiviste e poi fa la fine di uno stupido pollo qualunque!) 
Sono piuttosto un Amleto che dice ad Orazio: "Ci sono più cose in cielo e in terra di quante ne sogni la tua filosofia"