lunedì 28 maggio 2012

Respira!

Ho detto ai miei che non voglio fare la specializzazione, che non ci provo nemmeno.
Poi ho ricominciato a respirare. Era arrivato il momento di dirglielo, la domanda d'iscrizione scade tra due giorni! In realtà me lo hanno chiesto loro, quindi tecnicamente non gliel'ho detto, ho solo risposto ad una domanda diretta. Immagino che sia difficile fare i genitori. Non c'è nemmeno bisogno di essere genitori per capire quanto sia difficile fare i genitori. Però se dici ai tuoi che non vuoi fare il medico e loro ti rispondono che finirai a chiedere le elemosina e che devi solo augurarti di non essere lasciata dal tuo ragazzo, forse qualche colpa ce l'hai anche tu, come figlia. Mi sarei dovuta imporre alla fine del liceo, quando volevo prendere lettere o fare un corso di  restauro. E invece niente, non ho mai attraversato quella fase di ribellione adolescenziale che di solito è utile per la propria futura sanità mentale. Mai fumato nei bagni di scuola, mai scappata di casa, mai andata in discoteca, mai avuto i capelli verdi, mai invitato ragazzi quando ero sola in casa, mai contraddetto mio padre. L'unica forma di ribellione che ho messo in atto da adolescente è stato leggere di nascosto! Mio padre mi diceva sempre di leggere di più, ed io per ripicca non lo facevo, per lo meno non davanti a lui. Leggevo di nascosto, la notte, nel mio letto. Che spavalda eh! Se avessi dimostrato un po' di carattere e determinazione quando potevo probabilmente adesso non starei qui a sentire i miei che discutono, si incolpano, si disperano, cercano di capire dove hanno sbagliato, si chiedono perché proprio a loro è capitata una vergogna del genere e così via..
Per fortuna non siamo una famiglia giapponese e non collezioniamo katane!
Non c'è bisogno di essere figli per capire che davanti alla loro reazione ci sarei potuta rimanere male. Il mio corpo però ha reagito ridendo. E' tutto troppo surreale. Non posso che ridere come un'idiota. Da una parte mi sento sollevata, perché ora lo sanno e anche perché capisco da dove deriva la mia insicurezza. Non è così strano se sono insicura indecisa e ansiosa: i miei genitori sono convinti che io non possa fare nulla nella vita e che ormai fare il medico sia l'unico modo che ho per guadagnarmi da vivere. Fare il medico o sposare uno che mi mantenga, perché per il resto non ho speranze. Ah si, ci sarebbe anche chiedere le elemosina e dormire sotto i ponti, che magari può avere anche i suoi vantaggi, come non dovermi più preoccupare di fare la ceretta.
Non posso che sorridere! E non è uno di quei casi in cui rido per non piangere. Sorrido davvero. E l'unica cosa che vorrei dirgli ora è: <Fanculo!>
Ma non lo farò, del resto non ho mai attraversato la fase di ribellione adolescenziale.

2 commenti:

  1. non ti sembra ora, finalmente, che la vita sia piu' leggera?
    Adesso sorridi pure ma non far finire la tua vena di scrittrice, ti prego!

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